Buonasera cari e fedeli lettori,
voglio darvi il benvenuto nel Blog della Compagnia Cie MF, uno spazio virtuale pensato e ideato apposta per permettere a tutti di seguire il percorso che porterà all’ideazione della nuova creazione della compagnia, #Fardemoi.
Mi sono immaginata questo spazio di narrazione come un contenitore di parole, di impressioni e di flussi di coscienza dove io, Simona, vi racconterò le storie e le avventure dei protagonisti e voi invece potrete rispondermi, chiedere chiarimenti e interagire con me attraverso i commenti o i messaggi privati.
Il Blog sarà lo strumento che utilizzerò per riportarvi la vita quotidiana dei 5 protagonisti nelle residenze artistiche e nei luoghi che li ospiteranno; uno spazio insomma delle piccole e semplici cose, dei retroscena di #Fardemoi mentre viene prodotta.
Questa prima settimana Francesco, Maxime, Francesca, Rosada ed Elda sono ospiti a Rovereto in Trentino, nella residenza creativa del #CID, Centro Internazionale della danza, promossa dall’Associazione Incontri Internazionali – Oriente Occidente.
I ragazzi sono arrivati ieri sera nel Convento dei Frati Cappuccini e dopo un lungo viaggio si sono finalmente riabbracciati tutti, uniti come sono uniti i chicchi d'uva in un grappolo.
Questa mattina le prove sono iniziate alle 10:00. La sala è uno spazio abbastanza esteso e rettangolare e c’è una buona qualità del suono. Si inizia con un po’ di riscaldamento, tutti in cerchio per terra. Non fa molto caldo fuori e il cielo è coperto, ma una luce fioca e incerta penetra la sala. Quest’anno la Primavera avanza molto lentamente, alternando giorni in cui il sole è il protagonista indiscusso del cielo ad altri in cui rimane a riposare dietro le nuvole.
Durante queste prime prove il gruppo è molto coeso, tra loro scorre una bella energia. Si discute, si sorride e si scherza per rompere il ghiaccio ma si lavora alla scrittura coreografica molto duramente.
La prima pausa permette ai ragazzi di andare a fare un po’ di spesa e di approfittarne per visitare un poco la città.
Camminando per le strade di Rovereto, l'aria è pulita e si respira un clima familiare, quasi intimo. Una coppia di anziani passeggia tenendosi per mano. I roveretani sono molto educati, gentili, un po’ riservati, ma sorridenti ed accoglienti.
Al ritorno dalla spesa, si mangia insieme. C’è chi mangia riso, chi pasta, chi pollo, chi pane e olio ma tutto il cibo è messo a tavola in condivisione.
Nella residenza ci si sente a casa, un po’ come quando si va in vacanza con la propria famiglia e ognuno ha un compito ben definito: si cucina, si pulisce, ci si massaggia l’un l'atro con il balsamo d’arnica ma tutti sempre vicini e in connessione...
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